Wednesday, November 26, 2014

La mia prima Convention

Dopo un mese dal mio trasferimento qui ho deciso di ricominciare finalmente a ballare!

Informandomi su internet trovo nella città più grande vicina a me che è Atlanta, questa convention di 3 gg chiamata "AtLA Takova", 3 gg di lezioni con diversi coreografi, da ATlanta a Los Angeles.
Ovviamente ne riconoscevo alcuni leggendo i nomi sul sito e dopo cercando su YouTube ho capito mano mano chi erano tutti... Oththan Burnside, Draico Johnson, Sean Bankhead, Jaquel Knight, Tricia Miranda, Danielle Polanco, Brandee Evans, Sakinah LeStage, Kiki Ely.. E quel fenomeno di Kaelynn KK Harris che mi bastava solo guardarla e potevo morire! 
Insomma coreografi e ballerini che hanno lavorato per artisti come Ciara, Beyoncé, Queen Latifah, Janet Jackson, Justin Timberlake...

Prenoto quindi il mio biglietto online per partecipare e parto per Atlanta da sola, con un certo nodo allo stomaco, cioè la mia tipica ansia che da anni mi accompagna ovunque vada.

Arrivando allo studio faccio la fila come tutti, mi registro e aspetto davanti alla porta della sala.
Dopo poco, un certo BJ sale su uno dei tavoli degli stand e comincia a chiedere da dove venivamo tutti.. Chi NY, chi Miami, Denver, Washington D.C.. E li comincio ad incuriosirmi.. 
Insomma per fare spostare quasi tutti i ballerini della east cost, questo evento doveva essere importante!!
Vabbè entro in sala e mi metto in mezzo alla folla.
Eravamo in media 200, quasi tutti americani, 2 giapponese e me l'unica francese. 
Dal li salgono sul palco gli organizzatori e spiegano che questo evento è una grande opportunità per i ballerini per farsi conoscere e "be booked" (cioè essere prenotati) per lavorare poi nel industry con i migliori coroegrafi del momento. 

Ovviamente, l'ansia ha preso possesso di me e mi sono detta: "Perfetto... per cominciare non potevo scegliere cosa migliore! O meglio, come fare figure di merda davanti a tutti!!" 
Più che uno stage questo era una vetrina, una specie di mega audizione di 3 gg dove erano presenti i ballerini professionisti (fenomeni) della east cost.

Durante la convention le lezioni sono state organizzate in questo modo: ogni mattina BJ ci faceva fare 30 minuti di riscaldamento, il che consisteva nel seguire il suo groove + una parte di freestyle. Credetemi dopo 10 minuti sudavo e mi facevano già male tutti muscoli.. 
Ah cosa importante, niente stretching per 3 gg, se volevi fare stretching dovevi arrivare prima e farlo da sola (ho capito il secondo gg, quando non caminavo più, che un po' di strech non andrebbe mai sottovalutato!).
Dopo di che, ogni ora arrivava un coreografo che si presentava (mega applausi) e ci faceva lezione. Andavamo avanti così anche per 7 ore di fila, e sinceramente non me ne accorgervo nemmeno talmente ero presa a cercare di capire cosa dovevo fare. 

Lasciatemi dire che è stato a dir poco un trauma per me!!

Mi spiego meglio..

Per prima cosa i coreografi vanno ad una velocità stratosferica quando spiegano la combo (cioè il pezzo) e rispiegano i passi una, max due volte se ti capita quello buono.. 
Ho scoperto poi che la ragione per la quale vanno così veloce è che nell'industria i coreografi non hanno tempo da perdere, stessa cosa per le audizioni, specialmente se devono vedere 600 ballerini in un giorno. Quindi o te velocizzi o te velocizzi.

Seconda cosa, la media a classe era di 150 allievi. Vuol dire che dovevo spingere per essere nelle prime 5 file per potere vedere un braccio o una gamba del insegnante. 
Alcune lezioni mi andavano bene e riuscivo a seguire, altre ero disperata, nella quindicesima fila, e dovevo imparare la coreografia copiando le persone davanti a me, che spesso erano perse anche loro. 
Odio dirlo ma ho abbandonato 3 lezioni per la disperazione... Mi buttavo giù e dopo 10 min a fare freestyle perché non avevo preso i passi, mi stufavo e mi mettevo a guardare! Non lo fate mai pero! È stata una mia debolezza e sono incavolata con me stessa...

E anche vero che se andate a fare gli stage in gruppo o con un amica potete aiutarvi a vicenda, purtroppo ero sola e capivo la metà di quello che mi decevano e sono riuscita a parlare solo con una giapponese ed una ragazza di Menphis. 

Qui nel South hanno un accento micidiale che non aiuta a capire, aggiungete che parlano anche ghetto style.. Fate voi! 

Detto ciò, torno alla mia prima lezione perché vi voglio raccontare nel dettaglio come si è svolta.

Entra la coreografa, ci fa lezione, tutto bene, azzeccavo la coreografia, ma non ero un gran che. Ci divide in 2 gruppi, tutto ok. Poi ne sceglie 6 e le fa ballare, bravi, stilosi, perfetti.. Poi si ferma e dice: "ok i prossimi! 6 alla volta!".
E tutti attorno a me alzavano la mano, mentre lei sceglieva, entusiastissimi di potere ballare davanti a tutti.. 
È da lì per 20 minuti, sono passati quasi tutti a gruppi di 5/6 e lei sceglieva chi li piaceva, prendeva il nome e formava la sua crew.
Si perché a fine Convention la domenica pomeriggio era prevista una finta audizione (per fare vedere i ballerini ed avere consigli dai maestri) ed un mini show dove rifacevano le coreografie delle lezioni. Una figata.

Ovviamente ero terrorrizata e non ho MAI alzato la mano per passare. 
Nelle seguenti lezioni invece a volte ti sceglievano i maestri a volte ti dovevi proporre. Non sono mai stata scelta ne mai mi sono proposta.

Ora, tengo a chiarire una cosa... Tecnicamente non ero indietro, mi mancava la velocità d'imprendimento, sicuramente.. Ma non ero l'unica.. 
Cosa faceva la differenza allora? 

LORO SANNO VENDERSI.

Nel senso buono. Voglio dire che i ballerini in America sono delle iene, accaniti, e ci credono per davvero, credono in loro stessi al 300%. Anche se non sanno la coreografia, se sbagliano o hanno poca tecnica.. Non si nota perché hanno talmente fiducia in loro stessi che si vendono da soli. 
Anche i bambini. 
Si. Perché partecipavano anche bambini e bambine di 7 anni fino a 11 anni e ti fanno letteralmente il culo. Non si fermano davanti a nulla perché non hanno paura di nulla. 

Questo succede perché il sistema educativo negli Stati Uniti è molto positivo, al contrario del Europa. 
Cioè credono che se un bambino viene tirato su con positività piuttosto che con negatività, avrà fiducia in sé e sarà sempre convinto di potercela fare, anche se sa di avere fatto qualcosa in modo sbagliato o di non essere bravo in qualcosa.

Ad esempio, se una ragazza stonata canta ad un esibizione, e ti spacca letteralmente le orecchie, a fine prenderebbe comunque tanti applausi e tanti "yeah! Gorgeous". Non dico che sia del tutto giusto.. Ahahah!
Però noi ballerini lo sappiamo come siamo stati tirati su a lezione e le maestre non erano propio tenere.. Ecco.. E spesso l'autostima di un ballerino ne può patire. 

Altro esempio, sono stata a lezione di tecnica Jazz (salti, gambe e giri) sabato scorso in una scuola ad Atlanta e l'insegnante ci ha massacrato di esercizi, i muscoli mi tremavano e rischiavo di andare via in ambulanza.. Ma ogni quarto d'ora ci diceva "Good job Dancers!!". Anche se sapevo di avere fatto una pirouette inguardabile, o di sbagliare, mi sentivo comunque meno imbarazzata e ci riprovavo 3 volte di più perché sapevo di non essere giudicata negativamente.
Sempre sabato in questa scuola ho fatto una lezione d'Hip hop avanzata, eravamo molto meno che durante le convention, era sempre difficile, sbagliavo e risbagliavo ma l'insegnante non mi ignorava.. Al contrario mi guardava e mi incoraggiava! Mi vergognavo ancora ma alla fine c'è l'ho fatta! Anche a ballare in gruppo con altre 2 ragazze -che come me erano in panico totale- peró nessuno ci ha guardato male, mai. 

In quei giorni ho imparato quindi che bisogna studiare con tantissimi insegnanti per essere versatili e velocizzarsi, credere in sé e RISCHIARE!! 

Il mio prossimo post sarà sulle lezioni di marketing, branding, styling, social... alle quali abbiamo assistito durante la convention. 

Stay tuned!







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